feb 16, 2024 Claudio Labriola News
A cura di Maurizio Fraissinet
Per il 18° anno per l’intera Regione Campania e per il 21° anno per la Provincia di Caserta l’ASOIM ha condotto nel corso del mese di gennaio, nella finestra temporale fissata dall’IWC, i censimenti degli uccelli acquatici svernanti.
40 persone, coordinate dall’ASOIM, hanno effettuato 95 spedizioni, visitando 65 località tra zone umide e costiere (incluso diverse foci di fiumi), rilevando 78 specie e riportando un totale di 29437 individui censiti.
Come si può intuire uno sforzo organizzativo notevole che si ripete ogni anno in qualsiasi condizione meteo che testimonia da un lato il livello organizzativo dell’ASOIM e dall’altro la passione e la professionalità dei tanti appassionati che si ritrovano nelle fila dell’Associazione Studi Ornitologici Italia Meridionale.
All’interno di questa attività il 14 gennaio si è svolta anche l’11° edizione della contemporanea, nel corso della quale 28 rilevatori hanno monitorato 22 località delle province di Caserta e Benevento con l’aggiunta del Lago Patria (prov.di Napoli), rilevando 63 specie, per un totale di 15835 individui.
I dati complessivi dei censimenti di quest’anno, affiancati a quelli del triennio precedente e l’elenco dei partecipanti ai censimenti di quest’anno sono disponibili negli allegati a questo resoconto.
Poter disporre di una serie storica che si fa sempre più lunga consente di fornire anche informazioni sugli andamenti, sulle presenze rare, sulle novità e tanto altro ancora.
Di seguito quindi alcune brevi considerazioni su quanto è emerso dai monitoraggi di quest’anno divise per raggruppamenti sistematici.
Analisi dei dati
Il numero di individui censiti – 29437 – è il più alto da quando facciamo i censimenti invernali degli uccelli acquatici. Il 66,8% sono stati censiti in provincia di Caserta, che si conferma la provincia con il maggior numero di uccelli acquatici svernanti e di specie, anche rare. Conseguenza dell’elevato numero di zone umide dislocate sull’intero territorio provinciale.
Anatre
Sono 22 le specie censite, incluso varie forme domestiche (Anatra muta, germanati, oche domestiche, Anatra mandarina, ecc.). Si sono tornate ad osservare Fistione turco e Moretta grigia, entrambe con un solo individuo. L’ultima segnalazione di Moretta grigia risaliva al gennaio 2021, sempre con un solo individuo; nello stesso anno risale anche l’ultima segnalazione di Fistione turco che fece contare 5 individui. Numeri alquanto in linea con i valori medi registrati nella serie storica li hanno fatti registrare Volpoca, Canapiglia, Alzavola, Codone e Moretta comune. Pe quest’ultima è interessante notare che per il quarto anno consecutivo si registra un numero di individui quasi costante: 85 nel 2021, 94 nel 2022, 91 nel 2023, 94 nel 2024. Per il Codone ribadiamo che il valore medio registrato dal 2006 al 2024 è di 20,6 individui, e che il valore massimo lo registrammo nel 2013 con 67 individui e che, pertanto, come abbiamo già avuto modo di comunicare alla Regione Campania, i dati sulla consistenza numerica del Codone in Campania (diverse centinaia di individui) riportati nel Calendario Venatorio Regionale sono sbagliati ed è necessario operare una correzione. Continua a diminuire il Germano reale, giunto ad avere una consistenza popolazionistica pari a circa la metà di quella registrata nel 2021. Nei prossimi anni capiremo se siamo in presenza di una naturale periodicità della specie (dai dati in nostro possesso sarebbe di 5 anni), o se si tratta invece di un calo dovuto ad altre cause. Poche quest’anno anche le Morette tabaccate, sebbene in numero doppio rispetto al gennaio 2023. Continua, invece, la crescita di Fischione e Mestolone, quest’ultimo ha fatto registrare il nuovo record di presenze. Un’inversione di tendenza in positivo l’ha fatta registrare il Moriglione con il doppio delle presenze registrare nel 2023. Interessante anche la distribuzione che ha mostrato la specie, risultata rara lungo le coste e abbondante nelle zone umide interne.
Alzavola e Germano reale, rispettivamente con 24 e 23 località, sono le anatre più diffuse in inverno sul territorio regionale.
Maschio di Moretta grigia. Foto di Maurizio Fraissinet
Svassi
Tuffetto e Svasso maggiore si mantengono sui livelli degli ultimi anni, mentre continua a calare il numero di Svassi piccoli svernanti. Anche per questa specie nei prossimi anni potremo capire se siamo in presenza di una naturale periodicità della specie (dai dati in nostro possesso sarebbe di 4 anni), o se si tratta invece di un calo dovuto ad altre cause.
Sule, cormorani e marangoni
Sula e Marangone minore si mantengono sui livelli degli anni precedenti, mentre registriamo per il secondo anno consecutivo la presenza del Marangone dal ciuffo. Anche il Cormorano si mantiene sui livelli degli anni precedenti, ma dobbiamo segnalare la scomparsa del dormitorio dell’Oasi WWF di Serre – Persano. Un dormitorio che potremmo definire “storico” perché lo censivamo dal 1996 e perché fu il primo dormitorio che scoprimmo in Campania. Nello stesso tempo però il dormitorio posto sulle rive del bacino della diga dell’Alento ha continuato a crescere e ha fatto registrare un record di presenze per la Regione: 638 individui. Sono 13 i dormitori di Cormorano individuati quest’anno.
Un’immagine di una parte del grande dormitorio della diga dell’Alento. Foto Maurizio Fraissinet
Aironi
Tarabuso, Airone cenerino, Garzetta e Airone bianco maggiore hanno fatto registrare valori che rientrano più o meno nella media della serie storica. L’Airone bianco maggiore in particolare è risultato presente con un buon numero di individui, mostrando un recupero rispetto al biennio precedente e sembrerebbe avere una periodicità triennale. Da segnalare anche la prima osservazione invernale di Tarabusino, visto al lago di Falciano durante la contemporanea. Non si sono viste quest’anno invece le Nitticore, e del resto recatici nella zona di Capua, dove da qualche anno stazionava un dormitorio invernale, abbiamo trovato pochissima acqua.
In forte incremento l’Airone guardabuoi che ci ha regalato anche spettacoli suggestivi in due dormitori del casertano: Lago di Falciano con 800 – 1000 individui e circa 1500 in un dormitorio nei pressi di Triflisco.
Cicogne
Si è rivisto un individuo di Cicogna bianca, terzo caso nei 18 anni della serie storica, e per la prima volta ha svernato in Campania un individuo di Cicogna nera. Un giovane maschio al primo anno, nato in Polonia, e dotato di GPS – GMS. Il collega polacco che lo ha inanellato lo ha chiamato Grzegorz. Purtroppo è stato sparato da un bracconiere, recuperato dalle guardie volontarie del WWF e ricoverato al CRAS. Mentre scriviamo sappiamo che è arrivato a Napoli l’ornitologo polacco che lo ha marcato e che le condizioni di salute sono stazionarie. Come ASOIM abbiamo emesso un comunicato stampa che ha avuto una vasta eco mediatica.
Ibis sacro
Per il secondo anno consecutivo abbiamo osservato la specie: nel 2022 segnalammo 2 individui, quest’anno 12, ma il dato è inferiore al numero reale.
Rapaci diurni
Falco di palude e Albanella reale non si discostano dai valori medi della serie storica.
Rallidi
Come diciamo ogni anno il dato numerico del Porciglione è privo di significato per la forte elusività della specie. Elusività che in parte condiziona anche i conteggi della Gallinella d’acqua per la difficoltà a contare con precisione gli individui nascosti nel folto dei canneti. Per quanto riguarda la Folaga il dato è in linea con quanto registrato negli ultimi 8 anni ed è di poco inferiore alla media della serie storica.
Limicoli
I conteggi per questi uccelli possono risentire di forti variazioni per la forte e veloce mobilità che li caratterizza. Ciononostante quest’anno abbiamo registrato diversi record che di seguito elenchiamo:
Avocetta con 13 individui e Cavaliere d’Italia con 11. Oltre al record si confermerebbe la tendenza ad uno svenamento regolare in Campania per entrambe le specie. La Pivieressa con 67 individui ha eguagliato il record dello scorso anno. Record anche per Piovanello pancianera con 343 individui e Gambecchio comune con 57. Super record infine quest’anno per Pavoncella con 4406 individui e Piviere dorato con 1750.
Gabbiani
Molto parziali i dati relativi ai gabbiani perché quelli che vengono contati sono stato contattati nelle zone umide e nei tratti di costa che frequentiamo perché utilizzati anche da altre specie acquatiche. Sfuggono ai controlli quindi tutti gli altri individui presenti in altre zone del territorio regionale. Ciononostante il protrarsi della serie storica può rendere tali dati possibili indicatori di tendenze.
Martin pescatore
I 24 individui di quest’anno sono il valore più alto finora registrato nei nostri censimenti ma si allinea ai numeri, di poco inferiori, degli anni precedenti.
Ringraziamenti
In primo luogo è doveroso ringraziare tutti i partecipanti alle spedizioni di rilevamento in campo che con non pochi sacrifici, ma conta tanta passione, rendono possibile ogni anno questo straordinario evento scientifico.
Un grazie sentito anche a chi ci consente di entrare in località altrimenti chiuse. Un grazie quindi all’ingegnere Andrea Cicero di Enel Green Power Italia per gli accessi all’invaso di Presenzano e alle Mortine, a Mario Caniglia per averci accompagnato e fatto compagnia, come ogni anno nella visita alle Mortine, a Emanuele, custode della Diga sul Sele, a Remigio Lenza, guardiano dell’Oasi WWF di Serre – Persano
Elenco partecipanti ai censimenti degli uccelli aquatici svernanti in Campania – gennaio 2024
Download riepilogo dei dati dello svernamento 2024
Naturalista, entomologo, fotografo e disegnatore naturalista, per passione. Nato a Napoli dove attualmente vive e lavora. Da sempre la Natura è la sua Grande Passione. Le sue collaborazioni spaziano in quasi tutti i campi, dalla zoologia alla botanica, con particolare attenzione rivolta all’entomologia e all'ornitologia. Usa sia la fotografia che il disegno per documentare sul campo le osservazioni naturalistiche ricercando quando possibile anche il punto di vista artistico ma non trascurando mai il punto di vista scientifico.
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