Campo di inanellamento MonITRing di Castel Volturno: più di 110 uccelli catturati in due sessioni.

La Riserva di Castel Volturno, una delle due Foreste interessate dal progetto BIO.FOR.POLIS., si trova lungo una delle principali rotte migratorie degli Uccelli che, in autunno, dai paesi nord europei, scendono a sud per svernare. La stazione di inanellamento per il monitoraggio dell’avifauna, svolta secondo la metodologia MonITRing ideata e gestita dall’ISPRA, è attiva ogni decade, senza interruzioni dal 2015. Il passo di andata (cioè quello autunnale) a Castel Volturno è il più cospicuo in quanto gli uccelli, in questo periodo, seguono le linee di costa per dirigersi a sud, contrariamente alla primavera quando, risalendo verso i siti di nidificazione, preferiscono attraversare il mare e sfruttare le piccole isole per rifocillarsi. Ne è una prova il grande numero di uccelli inanellati in questo periodo: più di 110 in due sole sessioni (della durata di 6 ore ciascuna, secondo il protocollo). Oggi 15 ottobre 2017, la giornata è stata particolarmente piacevole per il gran numero di persone che sono venute a visitare il campo di inanellamento.
BIO.FOR.POLIS. in corso l’azione di miglioramento della fruibilità dello stagno.

Nella Riserva di Castel Volturno c’è un’unica area umida, un prezioso stagno retrodunale molto ben conservato che presenta una interessante vegetazione palustre e una fauna altrettanto rilevante. Vi sono stati trovati i Tritoni punteggiati e forse è presente anche il Tritone crestato. L’area è poco fruita dalla cittadinanza e dalle scolaresche, se non altro per la mancanza di un camminamento che scongiuri lo sprofondamento nel fango. Bio.For.Polis., nel totale rispetto di questo habitat preziosissimo, delimiterà con corda un percorso sicuro che permetta di vedere le acque dello stagno. Inoltre è stato costruito un moletto per consentire una visione ravvicinata della flora e della fauna. A completare l’opera c’è stato il diradamento della pineta, molto fitta, che favorirà l’arrivo, dalla via Domiziana,dei Chirotteri.
15 Monografia ASOIM – Gli Atlanti ornitologici in lingua italiana

Gli atlanti biologici sono un metodo di rappresentazione cartografica della distribuzione, rilevata in un determinato periodo, di una singola specie o di una categoria sistematica, sia essa vegetale o animale. Lo studio della distribuzione della fauna e della flora in un determinato territorio attraverso l’uso della rappresentazione cartografica, soprattutto se realizzata usando una griglia composta da quadranti di uguale superficie, e conoscendo l’arco temporale in cui è stata effettuata la raccolta standardizzata dei dati su campo, consente una interessante serie di analisi: conoscenza degli areali delle specie; possibilità di identificare aree con maggiore ricchezza di specie, biodiversità, endemismi; comprendere i motivi ecologici alla base delle distribuzioni e poterne ipotizzare le dinamiche future; monitorare e analizzare gli andamenti; comparare la distribuzione della specie con le caratteristiche geografiche ed ecologiche del territorio in cui essa è presente, ed è anche possibile, ripetendo ciclicamente le rilevazioni a distanza di tempo, appurare eventuali variazioni nelle presenze e/o nelle distribuzioni, ed ipotizzarne le cause correlandole alle variazioni apportate al territorio stesso e/o agli ecosistemi dalle attività antropiche. L’Italia è il Paese con di gran lunga la maggiore produzione di atlanti ornitologici. Una produzione di elevato valore scientifico e culturale, che rappresenta un patrimonio di conoscenze naturalistiche enorme che va custodito e ulteriormente incrementato. Il volume, quindicesima monografia dell’ASOIM, riporta tutti gli atlanti ornitologici in lingua italiana pubblicati, ultimati non pubblicati e in corso, divisi per categorie: atlanti nazionali , atlanti regionali dei nidificanti e degli svernanti, atlanti provinciali dei nidificanti e degli svernanti, atlanti urbani dei nidificanti e degli svernanti, atlanti dei nidificanti e degli svernanti nelle aree naturali protette, atlanti dei nidificanti e degli svernanti in altre tipologie territoriali che non rientrano nelle categorie precedenti. Il lavoro ha preso in considerazione tutti gli atlanti ornitologici redatti in lingua italiana e quindi anche quelli della Repubblica di San Marino e di alcuni territori della Svizzera italiana. Per ciascun atlante, là dove disponibili, vengono riportati l’immagine di copertina, alcuni riferimenti sui risultati conseguiti nella ricerca, l’elenco delle specie più frequenti. Un breve escursus storico sugli atlanti biologici in Europa e in Italia ed alcune considerazioni e comparazioni sulla produzione e i risultati conseguiti nelle varie categorie, insieme ad alcune belle foto di uccelli, completano l’opera.
BIO.FOR.POLIS. Limicoli frequentano la spiaggia recintata.

Uccelli limicoli (così detti perchè si nutrono di invertebrati che catturano affondando il becco nel fango o nella sabbia) frequentano la spiaggia recintata per favorire la loro la nidificazione e quella di Caretta caretta. Durante le sipezioni effettuate dall’Asoim (mentre l’instancabile Elio continua a rinforzare la recinzione con le bandelle di metallo!) abbiamo potuto osservare Pivieri dorati e un gruppetto di 4 Corrieri piccoli. Auguriamoci che questi ultimi, un altro anno, possano trovare nella spiaggia un luogo sicuro per fare il nido. Intanto il tramonto regala immagini bellissime della duna e di Ventotene all’orizzonte. Ci si dimentica di essere a due passi dalla trafficatissima via Domitiana!
BIO.FOR.POLIS. è’ terminata la costruzione della "chiudenda" per la Caretta caretta

La spiaggia posta all’estremità sud della Riserva di Castelvolturno è uno dei rari tratti di duna non aggrediti dalla cementificazione e dalla balneazione. E’ un ambiente splendido dove la vegetazione spontanea sta riprendendo i suoi spazi. Questo è il tratto di spiaggia individuato dal progetto BIO.FOR.POLIS. per costruire la “chiudenda” in legno allo scopo di favorire la nidificazione di Caretta caretta e di Charadriformi come il Fratino o il Corriere piccolo.
BIO.FOR.POLIS.: avviata a Castelvolturno la costruzione del percorso sensoriale per non vedenti

E’ stata avviata un’altra azione prevista da BIO.FOR.POLIS.: la costruzione del percorso sensoriale per i non vedenti. Il percorso sarà lungo circa 600 m e prevede tre aree di sosta con panchine i legno, fioriere con piante autoctone accompagnate da targhe in braille col nome della specie, cartellonistica in braille riportante notizie sulla Foresta e sulla fauna selvatica.
Progetto BIO.FOR.POLIS.Installate le cassette nido a Castelvolturno

Sono state installate le prime cassette nido a Castelvolturno, nell’ambito del progetto BIO.FOR.POLIS. Le specie a cui sono destinate sono: Rampichino, Picchio rosso maggiore e Cinciarella-Cinciallegra-Codibugnolo.
Sylvia di Ruppell inanellata nella stazione MonITRing di Castelvolturno

La Sylvia di Ruppell è un Uccello appartenente all’Ordine dei Passeriformi e alla famiglia dei Silvidi, uccelli per lo più di piccole dimensioni e frequentatori della macchia mediterranea. E’ una specie insettivora e la sua dieta, anche se non ben studiata, si basa essenzialmente su piccoli Artropodi e, a partire dalla tarda estate, anche da materiale vegetale. DSCN2138 DSCN2137 DSCN2136 DSCN2134 DSCN2133 DSCN2130 E’ specie monotipica a distribuzione mediterranea orientale. La popolazione europea è stimata intorno alle 200.000 – 600.000 coppie quasi totalmente concentrate in Turchia dove presenta un trend in decremento . E’ migratrice a lunga distanza e sverna in Africa nel Sahel centro orientale, raramente a Nord del Sahara. In Europa è accidentale o irregolare. In Italia è migratrice irregolare; si osserva nei mesi di marzo-aprile, raramente a maggio – giugno (Brichetti e Fracasso – Ornitologia italiana, Vol.6. Perdisa Ed., 2010). Un individuo maschio del primo anno è stato inanellato nella Riserva di Castelvolturno il 18 marzo e rappresenta la nona osservazione nota della specie in Campania. L’età è stata determinata dalla leggera macchiettatura sul fondo nero di vertice e gola e dal contrasto tra le penne mutate dell’ala e quelle non mutate, tipico degli individui del 1° anno successivamente alla muta invernale. Inanellatrice: Danila Mastronardi. Presenti al campo: Elio Esse, Federica di Lauro, Sarah Rizzo. Danila Mastronardi
14 Monografia ASOIM – Statistiche e biodiversità dell’Avifauna della Regione Campania

La 14° monografia dell’ASOIM si intitola “Statistiche e biodiversità dell’Avifauna della Regione Campania” . È interamente curata e finanziata dal nostro socio Stefano Giustino. Il volume (poco più di 100 pagine) presenta una serie di analisi statistiche basate sui dati riportati nella 12° monografia dell’Associazione, intitolata “L’Avifauna della Campania“. Un’opera, come è noto, molto ampia che ha dato spunto all’Autore per una serie di analisi e riflessioni basate su numeri e indici statistici. Il dr. Giustino è un naturalista con la passione per l’ecologia statistica. Cura su Facebook una pagina, l’unica in Italia, su tale argomento. Pagina patrocinata dall’ASOIM. Per maggiori informazioni rivolgersi direttamente all’Autore.
Terzo corso di fotografia naturalistica dell’ASOIM

Parte il terzo corso di fotografia naturalistica dell’ASOIM!! Lo terrà uno dei più stimati fotografi professionisti di natura in Italia: Giuseppe Farace. Sua la celeberrima foto dell’occhio di Capodoglio che ha fatto il giro del mondo sulle riviste di fotografia e di natura più prestigiose. Il corso si articola in quattro lezioni frontali e due uscite sul campo. Tutte le info sulla locandina. Si terrà nella centralissima sede dell’ASOIM a San Giorgio a Cremano. La quota non comprende copertura assicurativa Vi aspettiamo