ASOIM

Francesco Velatta e Mauro Magrini hanno curato la redazione di un ampio volume che riporta i dati di un progetto di ricerca finalizzato alla realizzazione degli Atlanti degli uccelli nidificanti nei tre Parchi regionali – Monte Cucco, Monte Subasio e Fiume Tevere – che ricadono nella Provincia di Perugia. Nel periodo 2003 – 2005 13 rilevatori qualificati hanno raccolto una notevole mole di dati per i tre atlanti, indagando complessivamente 258 quadranti di un chilometro di lato. 
Complessivamente, nei tre Parchi, sono risultate 117 specie, non tutte nidificanti, nel senso che alcune sono state ugualmente riportate anche se nidificanti poco distanti da una di queste aree naturali protette perché comunque le frequentano per alimentarsi. La media delle specie per quadrante è piuttosto elevata perché raggiunge il valore di 41 specie per quadrante (40 se si considerassero solo quelle che nidificano all’interno delle aree naturali protette).
Graficamente i territori dei tre Parchi vengono presentati nella stessa pagina e nella collocazione geografica che hanno nella Provincia di Perugia. Questo permette una facile comprensione della distribuzione delle specie nelle varie tipologie ambientali che caratterizzano i tre territori, fornendo una piacevole comparazione al lettore. 
I testi delle schede di ciascuna specie sono molto chiari ed esplicativi della situazione all’interno delle aree protette, così come è molto ben illustrata la descrizione dei territori dei singoli Parchi.
Gli Autori, inoltre, non hanno potuto resistere alla tentazione di riscrivere la check-list delle specie nidificanti in Umbria, riportando per ciascuna di esse anche le varie categorie di conservazione che abitualmente vengono prese in considerazione: Direttive comunitarie, SPEC, Lista Rossa.
Un ampio capitolo sulla geologia dei territori chiude il volume. Un aspetto, quello della geologia, che spesso viene sacrificato negli atlanti ornitologici per dare spazio ad altre analisi territoriali e che, invece, in questo caso è stato giustamente recuperato concedendogli un ampio spazio.
Il libro, ben curato graficamente, si chiude con una serie di tavole a colori e in bianco – nero in cui vengono illustrati gli ecosistemi che si rinvengono nei territori indagati con le specie di uccelli più comuni di tali ecosistemi. Era da tempo (più o meno dal libro “Il Salvanatura” di Fulco Pratesi) che non si vedevano più tavole di questo tipo e va elogiata quindi tale iniziativa che dà un tocco di eleganza, ma anche di funzionalità didattica al volume.

Maurizio Fraissinet