giu 07, 2019 Claudio Labriola News
La mattina di domenica 2 giugno abbiamo visitato le “nuove” SOGLITELLE. Ad attenderci c’era Mimmo Cristofari della LIPU.
“Nuove” perché le Soglitelle sono state oggetto di lavori finanziati dalla Regione Campania che hanno portato alla realizzazione di un centro visita, capanni, percorsi, recinzioni, sbarre e cancelli a limitare l’accesso alle auto e a visitatori “poco graditi”. Per lungo tempo tutto ciò è rimasto però “congelato” in attesa di trovare una soluzione gestionale.
Da qualche mese LIPU e Istituto di Gestione della Fauna, nell’ambito di un progetto finanziato da Fondazione con il Sud, hanno iniziato a gestire quest’area cominciando ad avviare ricerche scientifiche e recuperando le opere e le recinzioni realizzate per finalizzarle anche ad una fruizione controllata e compatibile con le esigenze di conservazione.
Per il mese di giugno hanno previsto alcune visite riservate ad Associazioni e gruppi di volontariato. La prima Associazione ad essere stata invitata è stata l’ASOIM.
Siamo stati accolti da Mimmo Cristofari della LIPU e abbiamo potuto visionare tutto quanto è stato fatto e si sta facendo.
È stato un momento particolarmente emozionate per chi ricorda altri momenti, quelli terribili del passato quando chi entrava con binocoli, cannocchiali e macchina fotografica era minacciato e pedinato da parte di figure aggregate a clan camorristici.
Le Soglitelle rappresentano infatti un emblema della lotta contro il bracconaggio.
Volontari della LIPU, affiancati dalle forze dell’ordine, e in particolare dagli uomini che agivano sotto il comando del Colonnello Costa, oggi Ministro dell’Ambiente, e dall’Arma dei Carabinieri, comandata dal comandante “Ultimo”, noto per essere stato l’artefice dell’arresto di Riina, avviarono una vera e propria battaglia contro camorra e bracconieri. Appostamenti notturni, inseguimenti, sparatorie, minacce. Furono momenti difficili. Se entravi con l’auto negli sterrati tra le vasche venivi seguito da auto con a bordo persone che ti sorvegliavano a distanza.
Nessuno ha ceduto, nessuno si è scoraggiato e la lotta è proseguita passo dopo passo negli anni. Dapprima sono scomparsi i bracconieri, poi si sono smantellati i bunker costruiti dalla camorra per far sparare nascosti agli uccelli acquatici, poi si è inserito il sito all’interno della Riserva Naturale Foce Volturno – Costa di Licola, poi si è iniziato un lungo e lento processo di sensibilizzazione nei confronti della Regione affinché realizzasse un piano di recupero. Nel frattempo l’area diveniva uno dei luoghi più importanti dell’Italia meridionale per l’avifauna.
Alla fine ha vinto lo Stato ed oggi quei momenti sono solo un ricordo, o forse sono parte della storia della lotta al bracconaggio nel nostro paese.
La nostra visita è stata impreziosita dall’osservazione di oltre 30 specie di uccelli.
Di seguito un po’ di foto della Splendida giornata trascorsa.
Naturalista, entomologo, fotografo e disegnatore naturalista, per passione. Nato a Napoli dove attualmente vive e lavora. Da sempre la Natura è la sua Grande Passione. Le sue collaborazioni spaziano in quasi tutti i campi, dalla zoologia alla botanica, con particolare attenzione rivolta all’entomologia e all'ornitologia. Usa sia la fotografia che il disegno per documentare sul campo le osservazioni naturalistiche ricercando quando possibile anche il punto di vista artistico ma non trascurando mai il punto di vista scientifico.
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