feb 26, 2019 Claudio Labriola News
Con l’avvicinarsi della primavera e quindi della stagione riproduttiva del Gabbiano reale, l’Associazione Studi Ornitologici Italia Meridionale (ASOIM), che da anni studia il fenomeno dell’inurbamento della specie in Italia, ritiene utile e opportuno fornire suggerimenti e raccomandazioni sui comportamenti da adottare in questo periodo, sia parte delle amministrazioni comunali che dei cittadini stessi per prevenire nidificazioni sgradite che possono provocare disagi, a volte anche notevoli.
In primo luogo si raccomanda ai cittadini che dispongono di tetti e terrazze di intraprendere un’attività di rimozione delle erbe spontanee, unita ad una frequentazione costante e assidua a partire dalla fine di febbraio e per tutto il mese di marzo dei tetti e delle terrazze. L’eliminazione delle erbacee spontanee porta ad una riduzione delle condizioni ambientali idonee alla nidificazione. La frequentazione assidua dei tetti e delle terrazza da parte degli esseri umani nel mese di marzo rende il sito poco sicuro per l’installazione del nido. Nell’eventualità non si sia nelle condizioni di frequentare con assiduità il terrazzo si suggerisce di installare, ad un’altezza superiore a quella degli uomini che lo frequentano, dei fili tesi collocati parallelamente ad una distanza compresa tra 1,50 – e 2 metri. I fili devono essere robusti (un diametro di almeno 3 mm), di un materiale resistente alla luce solare e alla corrosione, come l’acciaio inox, o meglio ancora le lenze da pesca. Tale metodo si è rivelato efficace per le superfici piane, anche di ampie dimensioni (quali parcheggi, piazzali, ecc.), agisce sulla impossibilità meccanica degli animali di attraversarlo con le ali e della notevole insicurezza che genera nella coppia che non avverte elementi di sicurezza per l’allevamento della prole. E’ inoltre incruento e, soprattutto, non genera “assuefazione” nel corso del tempo: gli animali, cioè, non si abituano alla sua presenza e non rimuovono quindi il senso di insicurezza.
Alle amministrazioni comunali interessate dalla presenza di popolazioni urbane nidificanti di Gabbiano reale si suggerisce di adottare per la raccolta differenziata dell’umido, qualora non sia stato ancora fatto, il sistema del porta a porta con l’utilizzo dei bidoni marroni e lo svuotamento degli stessi a poche ore dal conferimento da parte dei cittadini. Nel contempo le si invita ad affiggere manifesti che informino i cittadini dell’importanza di tenere puliti i terrazzi e i tetti dalle erbacee spontanee e di frequentare gli stessi assiduamente nel mese di marzo. Le si invita altresì ad emettere ordinanze che obblighino le pescherie a mantenere rigorosamente pulita l’area antistante l’esercizio commerciale dopo la chiusura.
L’ASOIM ricorda, infine, che il Gabbiano reale (Larus michahellis) è una specie protetta e che pertanto ogni iniziativa di eliminazione di individui o nidi già attivi può essere sanzionata.
Naturalista, entomologo, fotografo e disegnatore naturalista, per passione. Nato a Napoli dove attualmente vive e lavora. Da sempre la Natura è la sua Grande Passione. Le sue collaborazioni spaziano in quasi tutti i campi, dalla zoologia alla botanica, con particolare attenzione rivolta all’entomologia e all'ornitologia. Usa sia la fotografia che il disegno per documentare sul campo le osservazioni naturalistiche ricercando quando possibile anche il punto di vista artistico ma non trascurando mai il punto di vista scientifico.
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