Ultima lezione del IV corso di bird-watching dell’Asoim.

L’ultima lezione del IV corso di Bird-watching si è tenuta nella splendida cornice del lago Matese. I corsisti, a cui vanno i nostri complimenti per l’interesse, per la serietà e la passione con cui ci hanno seguiti, hanno avuto davvero fortuna! Come durante la prima lezione in campo sul litorale domizio, anche questa volta sono stati baciati dalla Dea bendata e hanno visto specie interessantissime. Dal Falco pescatore, all’Averla cenerina passando per i Culbianchi con i piccoli e i Cannareccioni in bella vista sulle canne. Con tutti ci rivedremo in campo.Danila
Coracias day

Il progetto nazionale sulla Ghiandaia marina organizza il “Coracias day”. Si può partecipare con disegni, foto (rigorosamente da lontano), mandando le schede di osservazione. Tutto sulla locandina
Il Bosco e la Duna – Il Richiamo di ATENA

Gli uccelli rapaci hanno da sempre affascinato l’immaginario collettivo. I predatori della notte, annunciatori di buone o cattive notizie, incuriosiscono per la loro capacità di adattarsi al buio. Una passeggiata notturna in foresta, in compagnia degli ornitologi ASOIM, ci permetterà di conoscere le caratteristiche, le abitudini e i richiami di questi fantastici animali. Tra miti e superstizioni cercheremo insieme di incontrare il rapace consacrato alla dea Atena… L’attività rientra negli eventi della rassegna IL BOSCO E LA DUNA 2015 promossi dalla Regione Campania nella Foresta regionale Area Flegrea e Monte di Cuma. 22-23-24 aprile 2016 alle ore 19:00 (l’attività dura circa 2 ore). L’attività è rivolta ad un pubblico adulto ma i bambini/ragazzi sono sempre i benvenuti. Costo a persona per adulti: 8 euro. Costo per bambini/ragazzi elementari e medie: 4 euro. Costo per i soci ASOIM: 5 euro. Consigliabile portare con sé una torcia dato che una parte del percorso sarà al buio… L’attività si realizza se si raggiunge un numero minimo di 5 partecipanti. Le prenotazioni, per motivi organizzativi, si chiudono tassativamente giovedì 21 aprile. Aperte le prenotazioni (la prenotazione è obbligatoria): infoasoim[at]virgilio[dot]it
Campo di Castelvolturno – notizie

Il campo di inanellamento di Castelvolturno, che aderisce al progetto ISPRA MonITRing, è attivo tre fine settimana al mese. Stamattina all’alba le osservazioni più belle: un magnifico Falco pescatore ha sorvolato la spianata adiacente la spiaggia per poi allontanarsi in direzione nord; poco prima un Airone rosso aveva percorso lo stesso tragitto. Vista anche l’Upupa. Le catture oggi sono state contenute. Se vi va di partecipare contattateci sulla pagina facebook![envira-gallery id=”undefined “]
Nuovo Atlante degli Uccelli Nidificanti e Svernanti nella città di Napoli

Si è conclusa la prima stagione di rilevamenti invernali per il nuovo atlante degli uccelli nidificanti e svernanti nella città di Napoli. Riportiamo alcuni risultati. In primo luogo, e questo è il risultato più interessante, c’è stata una partecipazione molto ampia con la conseguente raccolta di un numero elevato di dati. Hanno partecipato 18 rilevatori che complessivamente hanno raccolto 1400 dati, con una media di 78 dati a rilevatore. Per essere la prima stagione di rilevamento il risultato è davvero molto incoraggiante. Di questi 1400 dati, 950 sono stati utili, dove per utili vuol dire che sono stati poi codificati sulla mappa. I restanti non sono inutili, al contrario, sono utilissimi perché, come è nostra abitudine quando realizziamo progetti atlante, ritorniamo più volte nei quadranti che abbiamo visitato sia per completare l’elenco delle specie, sia perché per lo svernamento, in alcuni casi, occorre verificare se la specie osservata si è fermata o meno nel periodo invernale, e per fare ciò occorre ritornare. Non solo, il ritornare ci ha permesso di verificare la consistenza numerica per alcune specie. Abbiamo visitato 79 quadranti sui 148 che compongono il reticolo su cui lavoriamo. Per diversi di questi la conoscenza è davvero buona includendo anche gli strigiformi, bestia nera degli atlanti urbani. Sono state censite 64 specie. Per alcune, quelle che contiamo, abbiamo anche dati in qualche modo sorprendenti. Lo è, ad esempio, il dato della Poiana. Stimiamo che quest’anno a Napoli abbiano svernato 10 – 12 esemplari. La forbice sta nel fatto che non ci è chiaro se gli esemplari dei Camaldoli non siano gli stessi che si vedono a Posillipo. Il numero è comunque da considerarsi una stima al ribasso perché non abbiamo tenuto conto di alcune segnalazioni, perché non verificate personalmente dai rilevatori, che porterebbero il valore a numeri più alti. Interessante anche il dato del Martin pescatore, per il quale potremmo dire di aver coperto bene il territorio: 6 esemplari hanno svernato nella zona costiera della città. Anche per le Gallinelle d’acqua abbiamo una buona copertura del territorio, ma i dati potrebbero essere ancora sottostimati; al momento stimiamo una quarantina di esemplari svernanti collocati in più punti della città. Interessante inoltre l’abbondanza, quest’anno di Ballerine gialle e Codirosso spazzacamino. Molto meno frequenti invece i fringillidi e la Passera mattugia. Lo Sparviere si conferma residente in città. Colombaccio e Ghiandaia mostrano una distribuzione molto più ampia rispetto alle precedenti edizioni dell’Atlante urbano. Bella, infine, la partecipazione dei cittadini e delle istituzioni che ci hanno permesso di visitare strutture e zone private altrimenti inaccessibili. Ora dobbiamo pensare alla stagione dei rilevamenti per il periodo riproduttivo. Inizia il 15 marzo e termina il 15 luglio. Come indicazioni territoriali chiederei di ritornare in alcune località visitate per lo svernamento: le terme di Agnano, il depuratore di Napoli est, la selva di Chiaiano, il lungomare e la villa comunale, oltre alle tante località che avete visitato, incluso quelle vicino casa, e che vi ricorderete. A queste dobbiamo aggiungere il Cimitero di Poggioreale, il Parco della Mostra d’Oltremare, lo Zoo, la Villa Floridiana, l’aeroporto di Capodichino, Nisida e tutto quello che riuscirete a visitare. Funziona bene l’invio dei dati in email all’ASOIM o la consegna su materiale cartaceo. Chiediamo di inviarli man mano che sono raccolti perché è possibile controllarli subito e regolarsi per eventuali approfondimenti.
QUINTO CORSO DI DISEGNO NATURALISTICO CON MARCO PREZIOSI

L’Associazione Studi Ornitologici Italia Meridionale (ASOIM) Onlus è lieta di presentare il quinto CORSO DI DISEGNO NATURALISTICO a cura dell’artista naturalista MARCO PREZIOSI! Si torna finalmente a disegnare insieme in natura con un weekend tutto dedicato alle matite e agli acquerelli! Questa volta il corso si terrà presso due dei siti naturali più importanti della regione Campania. Sabato 30 gennaio presso l’Oasi WWF Riserva Naturale “Cratere degli Astroni”, domenica 31 gennaio presso la Zona Umida Ramsar dei Variconi (CE). Gli orari del corso sono: 8:30-16:30. Saremo immersi nella natura per tutte e due le giornate e saremo ispirati da due ambienti diversi. Il corso si rivolge sia ai semplici appassionati di disegno e di natura sia ai naturalisti, biologi e veterinari. L’illustrazione naturalistica è uno strumento fondamentale, anche in senso professionale, per lo studio e la conoscenza della natura e dei suoi abitanti. Inoltre negli ultimi anni si è fatta sempre più acuta l’esigenza di comunicare al grande pubblico le tematiche ambientali in maniera coinvolgente. Le arti figurative possono svolgere in questo un ruolo fondamentale. Il docente sarà nuovamente Marco Preziosi, grande artista naturalista romano e tra i più noti in Italia, che ci ha accompagnato già nell’esperienze precedenti e di cui abbiamo potuto apprezzare non solo le qualità artistiche ma anche la sua disponibilità e la sua professionalità grazie alle quali riesce a seguire attentamente ogni corsista. Le sue opere sono state esposte in diversi paesi europei, tra cui Finlandia e Inghilterra, e ha collaborato con prestigiose riviste inglesi e con le più importanti istituzioni di settore in Italia. Marco Preziosi ha vinto, con una splendida donnola ambientata nel Parco Nazionale d’Abruzzo, la categoria International Artists Mammals del BBC Wildlife Artist of the Year 2013! Qui la pagina del blog di Marco dove è possibile ammirare l’opera Consigliamo vivamente una visita al suo sito www.marcopreziosi.it dove si possono ammirare alcune delle sue opere. I luoghi del corso: Sabato 30 gennaio – la Riserva naturale Oasi WWF Cratere degli Astroni – Via Agnano Astroni 468 – 80125 Napoli. Cliccando qui si possono avere le informazioni sull’Oasi. Si ringrazia l’Oasi WWF degli Astroni per la cortese ospitalità! Domenica 31 gennaio – ZPS dei Variconi – Via Giotto, 13 – 81030 Castel Volturno (CE). Qui tutte le informazioni sui Variconi. Il corso è patrocinato dal WWF, dall’Ente Riserve Naturali Regionali Foce Volturno-costa Licola-Lago Falciano e dalla LIPU A tutti i partecipanti verrà regalata la rivista istituzionale LIPU! “Il disegno naturalistico permette di vivere un’esperienza di conoscenza con la natura che non si dimentica facilmente e che crea un forte legame con ciò che si è disegnato. Più si impara ad apprezzare la bellezza della Natura, più si è disposti ad impegnarsi per conservarla.” Fabio Procaccini delegato della sezione LIPU di Napoli Le lezioni saranno sia teoriche che pratiche. Il cuore del corso è la possibilità di esercitarsi tanto, sia in aula che all’aperto, a diretto contatto con la flora e la fauna e con l’opportunità di essere seguiti passo dopo passo da un vero artista che fa il disegnatore come professione! Di seguito il programma: Introduzione – Dallo schizzo al definitivo: studio del soggetto e costruzione della pagina. – Introduzione all’acquerello, la tecnica e l’uso del colore. – Tecniche di acquerello. – Esercitazioni. Ogni studente dovrà munirsi dei seguenti materiali: – 1 matita 2b – 1 scatola acquerelli da studio – 1 blocco da schizzi – 1 blocco carta da acquerello da 200-300 gr/m² formato A4 – 1 gomma da matita – 1 temperamatite – 1 pennello punta tonda 0 – 1 pennello punta tonda 3 – 1 pennello punta tonda 6 – 1 matita hb E’ consigliabile procurarsi il seguente materiale: acquarelli Cotman Winsor&Newton Pocket Box costituiti da 12 mezzi godet con Pennello Tascabile in acciaio e per la carta blocchi da 20 fogli Watercolour Studio grana fine 300 g/mq collato quattro lati Fabriano (26 x 36). Il numero dei partecipanti è di massimo 15. La quota di partecipazione è pari a 60,00 euro (comprensiva del costo del corso, dell’accesso all’Oasi degli Astroni e della copertura assicurativa). La quota di partecipazione per i soci ASOIM, WWF e LIPU è pari a 50,00 euro. Al termine del corso verrà rilasciato un attestato che per gli studenti del triennio delle scuole medie superiori vale quale credito formativo. Per raggiungere i luoghi di realizzazione del corso i partecipanti dovranno organizzarsi con mezzi propri. Munirsi di pranzo a sacco e di acqua. Dato che è inverno e che trascorreremo molto tempo all’aria aperta si consiglia un abbigliamento consono e caldo. Info e prenotazioni: disegnonaturalistico@virgilio.it Le richieste di partecipazione saranno accolte in ordine di arrivo fino al numero di 15 e dovranno essere inviate via mail con i propri dati anagrafici completi (nome, cognome, mail, numero telefonico). Il corso avrà luogo solo al raggiungimento di 8 partecipanti. Dato il numero limitato di posti disponibili si consiglia vivamente a chi è interessato di prenotarsi il prima possibile. Come detto questo è il quinto corso che organizziamo e le esperienze precedenti sono state sempre un successo, grazie alla professionalità e alla disponibilità di Marco Preziosi e al clima amichevole e piacevole che tutti insieme siamo riusciti a instaurare: si tratta di un’esperienza da non perdere per chi ama la natura e il disegno. Vi aspettiamo numerosi! La locandina è stata realizzata da Claudio Labriola. Responsabile del progetto Silvana Grimaldi, naturalista.
Approvato da Fondazione con il Sud il progetto Asoim "BIOFORPOLIS"

Il progetto “BIOFORPOLIS – Tutela ed incremento della Biodiversità e dei servizi ecosistemici e sociali delle Foreste nell’area metropolitana Napoli-Caserta” presentato dall’ASOIM per il finanziamento a FONDAZIONE CON IL SUD è stato finanziato! L’idea e la stesura del progetto sono stati di Romina Fusillo e Manlio Marcelli della soc.Lutria, Danila Mastronardi e Elio Esse dell’ASOIM. Responsabile del progetto: Danila Mastronardi. BIOFORPOLIS si svilupperà in due Riserve gestite dal Corpo Forestale dello Stato: Castelvolturno e Tirone Alto Vesuvio. Le finalità del progetto sono l’incremento della Biodiversità in queste due aree interessanti ma oppresse da un pesante disturbo antropico e, di conseguenza, l’aumento dei servizi ecosistemici e sociali. Sono partner del progetto associazioni che operano nel sociale, nella divulgazione e associazioni/società che operano nella ricerca scientifica applicata alla fauna selvatica. L’ UTB di Caserta è l’ organismo di gestione; l’ASOIM è il soggetto responsabile. Ora ci rimbocchiamo le maniche e iniziamo quest’altra bellissima esperienza! Danila Mastronardi
Attività riproduttiva della Ghiandaia marina in provincia di Caserta

Azioni urgenti di conservazione per la Ghiandaia marina (Coracias garrulus) in Campania LIFE+ Nature & Biodiversity 2015 PROGRAMMA LIFE+ NATURA 2015 A cura di: ASOIM (Associazione Ornitologi Italia Meridionale) e Centro Studi Naturalistici ONLUS INTRODUZIONE La Ghiandaia marina Coracias garrulus è specie ad altissimo valore conservazionistico. E’ inserita nell’All. I della Dir. 79/409 CEE “Uccelli”. E’ SPEC 2 considerata “in pericolo” nella lista Rossa nazionale. Nella Lista Rossa regionale è classificata come specie minacciata di estinzione (Fraissinet e Russo, 2013). E’ inserita nella lista delle specie considerate prioritarie per l’ottenimento dei finanziamenti Life. In Campania le popolazioni più consistenti si registrano nel casertano e, in secondo ordine, in alcune aree del salernitano. Nel 2011 l’Asoim, con il coordinamento di Danila Mastronardi, aderisce al progetto nazionale per la conservazione della Ghiandaia marina. Dopo un primo periodo di esplorazione del territorio, si mappano i nidi di Ghiandaia marina nell’area del casertano, costruiti tutti in manufatti antropici, in particolare nei ruderi, quasi tutti dell’ONC. Dalle numerose ore trascorse in campo, emerse una situazione non molto favorevole per le particolari condizioni dei campi coltivati in cui la specie si nutre, cacciando grossi insetti e piccoli vertebrati. Una stagione riproduttiva è stata quindi spesa a monitorare il successo riproduttivo. I dati emersi sono stati l’input, la molla per cercare finanziamenti per sostenere questa piccola ma preziosissima popolazione campana. Da qui nasce l’idea di proporre un progetto “LIFE”. Il progetto, partendo dalle particolari esigenze di conservazione della Ghiandaia marina, si prefigge lo scopo di promuovere un approccio nuovo nella politica di conservazione di questa importante specie, stimolando forme di coordinamento a scala regionale e valorizzando l’intero complesso di biotopi di rilevanza per questa, ma anche per molte specie di avifauna presenti sul territorio regionale, con riferimento particolare agli agro ecosistemi. Tale approccio scaturisce dalla circostanza che per la conservazione della Ghiandaia marina è indispensabile mantenere un livello di naturalità degli agro ecosistemi a garanzia non solo della conservazione della specie, ma anche della qualità dei prodotti agricoli. Per questo ogni biotopo di rilevanza non va considerato come un’entità a sé, ma come parte di una rete ecologica più vasta e come parte di un sistema che va gestito nella sua complessità ed interezza. OBIETTIVO GENERALE: Obiettivo principale del progetto è di realizzare una serie di azioni finalizzate alla conservazione di una popolazione vitale della Ghiandaia marina in Campania in grado di occupare tutti gli ambienti idonei regionali anche attraverso l’incremento di alcuni habitat d’interesse comunitario idonei per la riproduzione e il foraggiamento. Finalità dirette: Aumento dell’idoneità ambientale per la specie; Aumento della popolazione nidificante in Campania; Finalità indirette: Creare un atteggiamento positivo della popolazione locale nei confronti dei temi della conservazione della natura. Promuovere la conservazione delle specie e degli habitat degli agroecosistemi, diffondendo la consapevolezza della loro grande valenza naturalistica Aumentare l’attrattività degli agroecosistemi in relazione all’offerta turistica Aumentare la qualità ecologica degli agro ecosistemi coinvolti dal progetto Aumentare la qualità dei prodotti agricoli e dell’allevamento provenienti dalle aree di intervento progettuale.
monitoraggio delle popolazioni urbane di gabbiano reale in Italia

resoconto del workshop tenutosi presso la sede dell’ASOIM l’1 marzo 2014 RESOCONTO DEL WORKSHOP DELL’1 MARZO 2014 SUL GABBIANO REALE NEI CENTRI URBANI ITALIANI A cura di Maurizio Fraissinet La mattina dell’1 marzo 2014 si è tenuto presso la sede dell’ASOIM il workshop dedicato al Gabbiano reale nei centri urbani italiani. Un evento pensato e deciso in occasione del XVII Convegno Italiano di Ornitologia, tenutosi a Trento. Hanno partecipato Fulvio Fraticelli e Maurizio Fraissinet in qualità di relatori e un pubblico fatto di soci dell’ASOIM (con il Consiglio Direttivo quasi al completo), appassionati e medici veterinari iscritti alla Scuola di Patologia Aviare dell’Università Federico II di Napoli. Il tempo davvero inclemente e la defezione di alcuni relatori non hanno inciso per fortuna sull’interesse e la qualità dell’incontro, al termine del quale si è sviluppato un ricco, intenso e proficuo dibattito. Alcuni relatori impossibilitati a partecipare hanno comunque fatto pervenire materiale utile che è stato distribuito o riportato nelle relazioni. I temi trattati sono stati i seguenti: 1) La necessità di avere un buon grado di conoscenza della consistenza numerica della popolazione nidificante nei centri urbani italiani, oltre a sapere in quali centri urbani nidifica. Qui nasce un problema da risolvere che è quello della definizione di cosa si intende per centro abitato. Rientra in questo anche il piccolo villaggio di pescatori di un’isoletta? Probabilmente no, ma comunque si deve fornire una definizione. Molto utili gli aggiornamenti pervenuti da Alessio Franceschi per Livorno (il cui testo è stato distribuito in copia ai partecipanti), Enrico Benussi per Trieste e Sandro Brina per Cesenatico. Interessante anche il dato che Alessio fornisce per la Toscana sostenendo che circa il 60% delle coppie continentali toscane è urbano. Un dato che, riflettendo, trova riscontro anche nel Lazio e in Campania e forse anche in altre regioni. E’ stato presentato da Fraissinet un prospetto in cui si indicavano alcuni dati relativi a città italiane in cui è stato possibile comparare i numeri dell’inizio del processo di colonizzazione con quelli degli ultimi anni: è risultato evidente come in tutte le città prese in considerazione sia stata esponenziale e rapida la crescita della popolazione nidificante. C’è inoltre da coprire una serie di vuoti, Sicilia, Sardegna e Puglia, ad esempio, ma non solo. Per quanto riguarda questo primo aspetto lo scopo del progetto è quindi quello di avere un aggiornamento della situazione in Italia, ottenuto però attraverso una corretta pianificazione su base nazionale per il periodo riproduttivo. Altri risultati attesi sono la conoscenza geografica della nidificazione urbana del Gabbiano reale in Italia, consistenza numerica della popolazione nidificante, scandita per ogni centro urbano, tipologia del substrato scelto per la nidificazione, date di schiusa e di involo. In aggiunta sarebbero utilissimi il numero medio di giovani involati per nido, la percentuale sul totale almeno delle coppie continentali nidificanti nella regione e la dieta. 2) I metodi di censimento e di copertura efficace del territorio. Un tema questo affrontato soprattutto nella relazione di Fulvio Fraticelli. Sarà difficile riuscire a trovare un metodo univoco per il censimento considerando le notevoli differenze geografiche, morfologiche e architettoniche dei nostri centri urbani. Se, ad esempio, per città come Livorno e Napoli (chissà, forse anche Genova) agevola di molto il conteggio dei nidi sui tetti collocandosi sui punti alti della città (conteggio ovviamente non esaustivo, come lo stesso Alessio Franceschi faceva notare), per altre città questo è improponibile e Roma, ad esempio, è davvero una città in cui è difficile operare il conteggio: alle difficoltà legate al tipo di territorio, alla vastità della città, alla dimensione notevole della popolazione di gabbiano nidificante, si aggiunge anche la particolare architettura di molti edifici storici, ricchi di orpelli architettonici che spesso nascondono i nidi all’osservatore. Per quelle città quindi in cui è molto difficile effettuare il censimento ci possono essere due approcci: effettuare l’indagine su più aree campione in cui sia possibile effettuare un buon censimento ed estrapolare le densità ottenute, potendo in tal modo avere anche un margine di errore che faccia capire, sulla base della stima, quanto sia il range effettivo della popolazione, coinvolgere i cittadini nella raccolta dei dati, assecondando anche il criterio di indagine suggerito dalla Direttiva 2007/2/CE del Parlamento e del Consiglio europeo e che va sotto il termine di “citizen science” , adottato di recente anche dal Ministero dell’Ambiente nella conferenza ISPRA sulla biodiversità. I due metodi ovviamente non sono in contrapposizione. Il secondo, in particolare, ha il vantaggio anche di avvicinare i cittadini al fenomeno e di educarli ad un approccio corretto e consapevole alla specie. Per realizzarlo però è necessaria una buona comunicazione. Nel dibattito molto partecipato e interessato sviluppatosi nel corso del workshop si sono analizzati i vari metodi. In primo luogo, ovviamente, è necessario coinvolgere tutti gli addetti ai lavori: mailing list ornitologiche e similari (EBN Italia, nodi EBN locali, Lista dei Vertebrati, ecc.), siti web delle varie associazioni ornitologiche italiane, l’ordine dei veterinari, ma anche l’Associazione Fotografi Naturalisti Italiani (in sala era presente la responsabile campana che ha aderito all’iniziativa), la LIPU e altre realtà del genere. Questo però non potrebbe bastare e Fulvio Fraticelli propone anche l’organizzazione di un Gabbiano reale urbano day (ribattezzato in “Contagabbiani Day”) da tenersi nella prima decade di maggio che veda il coinvolgimento dei cittadini i quali potrebbero inviare le loro segnalazioni ad una email (una per regione) indirizzati da una semplice scheda per quello che riguarda le informazioni utili da fornire. Al momento si è scartata l’ipotesi Ornitho.it, pure esaminata nel dibattito, perché è sembrata troppo macchinosa la compilazione della scheda per chi non è pratico di questo strumento, al quale, peraltro, occorre comunque iscriversi. Resta molto aperto invece il dibattito su quali mezzi di comunicazione utilizzare per veicolare la notizia e l’appello. Maurizio
Scuola in Foresta con l’ASOIM

Responsabile: Silvana Grimaldi La Campania ha a disposizione un tesoro inestimabile: le foreste. Dopo la Sardegna e la Calabria, infatti, siamo la regione con la più elevata superficie boschiva.La Regione Campania desidera promuovere la visita e l’utilizzazione pubblica delle foreste di Cuma e Roccarainola che sono due siti di notevole pregio ambientale situati a pochi chilometri dalla città di Napoli.Queste Foreste conservano, oltre a un significativo patrimonio di biodiversità, una ricchezza di testimonianze stroriche e culturali che meritano di essere conosciute dai ragazzi delle scuole.Questi luoghi meravigliosi, forse troppo poco frequentati e conosciuti, rivelano un altro volto della Campania.Con questo spirito la Regione Campania ha indetto il progetto SCUOLA IN FORESTA al quale l’ASOIM onlus ha aderito. L’ASOIM (nelle persone di Danila Mastronardi e Elio Esse) in questi anni ha svolto il monitoraggio della biodiversità delle foreste di Cuma e Roccarainola per conto della Regione Campania: per questo motivo conosce molto bene questi luoghi e gli animali che ci vivono. Questo lavoro ha permesso, attraverso tecniche diverse, di raccogliere una grossa mole di dati riguardo tutte le classi animali. Tutti i dati sono stati analizzati dal punto di vista quantitativo e qualitativo e i risultati sono stati utilizzati dalla Regione per individuare dei criteri di gestione più idonei alle caratteristiche ambientali delle aree e alla fauna presente.A Roccarainola lo studio sui mammiferi ci ha riservato delle sorprese: grazie alla tecnica del fototrappolaggio sono stati fotografati il lupo e il gatto selvatico, specie non comuni per la provincia di Napoli! PROGRAMMA:La proposta è rivolta agli alunni delle scuole elementari e medie, dalle 9 alle 13, dal lunedì al sabato.I percorsi didattici che proponiamo sono i seguenti:1- ALI IN FORESTA (da svolgere sia a Cuma che a Roccarainola)2- SULLE TRACCE DEL LUPO E DEL GATTO SELVATICO (da svolgere solo nella foresta di Roccarainola) 1- ALI IN FORESTA – Effettueremo insieme un percorso didattico nella foresta di CUMA che parte dalla lecceta del sentiero della Silva Gallinaria e arriva direttamente al mare con il percorso delle dune. Durante la passeggiata sarà praticato il birdwatching cioè l’osservazione visiva degli uccelli e l’ascolto dei loro canti e versi. La stessa attività (adattata al tipo di ambiente) legata al birdwatching può essere realizzata a ROCCARAINOLA dove viene percorso il sentiero botanico. I bambini/ragazzi diventano protagonisti, esplorando lil mondo degli uccelli intorno a loro, sviluppando le loro capacità sensoriali. 2-SULLE TRACCE DEL LUPO E DEL GATTO SELVATICO – Alla scoperta del percorso botanico della foresta di ROCCARAINOLA soffermandoci sui mammiferi: particolare attenzione al lupo e al gatto selvatico. I partecipanti a queste attività impareranno a conoscere gli animali che vivono intorno a loro, i loro nomi , le loro abitudini, i segni della loro presenza. Attraverso giochi didattici e esperienze dirette acquisiranno comportamenti idonei alla tutela della foresta e dei suoi abitanti. La difficoltà dei sentieri è bassa.I bambini/ragazzi saranno accompagnati da guide esperte.Il costo a carico di ogni alunno partecipante è di 5 euro.Per info e prenotazioni: infoasoim@virgilio.it